Inaugurato 'Pietre&Stelle2013', il Festival di Archeoastronomia...500 persone alle Rocche dell'Argimusco!
E' difficile, per non dire impossibile, descrivere ciò che è
avvenuto domenica 28 luglio, sull'Altopiano dell'Argimusco, in occasione
dell'inaugurazione di 'Pietre&Stelle2013', il Festival di Archeoastronomia,
la rassegna nazionale più attesa dell’estate.

Il Festival di Archeoastronomia 2013 è iniziato con il
benvenuto dell’ideatore e direttore artistico di ‘Pietre&Stelle’, il Dott.
Andrea Orlando, il quale ha introdotto il programma della kermesse culturale.
Un
intenso applauso ha accompagnato le parole del direttore artistico quando è
stato annunciato che il Festival 2013 è stato dedicato a Margherita Hack, la
grande astronoma e divulgatrice italiana recentemente scomparsa.
Successivamente ci sono stati i saluti del Sindaco di
Montalbano Elicona, il Dott. Filippo Taranto, del Presidente della V Commissione
Parlamentare (Cultura), l’On. Marcello Greco, e dell'Avv. Carmelo Mobilia,
membro appassionato dell'Amministrazione Comunale.
'Pietre&Stelle' è iniziato con la 'Danza dell'Acqua',
una danza rituale proposta dall'Associazione Culturale "il Velo" di
Romina Bulcassino (in arte Layla Emir) in collaborazione con la Compagnia
DanzHarem.
Quattro sacerdotesse scendono il viale che dalla ‘Rupe dell’Acqua’ conduce al
pianoro antistante la ‘Grande Rupe’. Portano con sé doni da offrire alla Madre
Terra, che all’Argimusco sembra materializzarsi attraverso il profilo rupestre dell’Orante, la figura androgina alta circa 26 metri che con le mani giunte
guarda verso settentrione.
I movimenti armoniosi ed ancestrali delle sacerdotesse sicule, accompagnate dai
suoni della Natura del Maestro Giuseppe Severini, hanno reso questo momento magico,
proiettando tutti i visitatori in un mondo lontano, un mondo in cui il contatto
con i 4 elementi della Natura era continuo e caratterizzato da un profondo ed
immutevole rispetto.
La ‘Danza dell’Acqua’ diventa dunque una rivisitazione di antiche danze dei
nostri antenati, danze che un tempo si realizzavano all’Argimusco, uno dei
luoghi sacri per i Siculi che un tempo frequentavano l’agro montalbanese.
Dopo un piccolo intrattenimento musicale del Maestro
Giuseppe Severini, la performance di danza dell'Associazione Culturale "il
Velo", in collaborazione con la
Compagnia DanzHarem, ha proposto la ‘Danza del Fuoco’.
Questa danza è stata accompagnata dalla musica di Amanda Mendoza, danzatrice polinesiana
e hawaiana in tournè in Italia, e dalla voce di Silvia Puglisi, cantante e
vocalist del gruppo Mater Matuta.
La performance artistica proposta è stata una ‘Hula Kahiko’, danza dedicata
alla divinità del fuoco Pele, che nella mitologia hawaiiana è una divinità del
fuoco, della luce, della danza, dei vulcani e della violenza. È quindi la dea
della creazione ma anche della distruzione.
La sua dimora è situata all'interno del vulcano Kilauea, uno
dei vulcani più attivi e turbolenti della terra situato sull’isola Hawaii.
All’Argimusco questa danza è stata dedicata ai due vulcani che si vedono
dall’altipiano, ovvero l’Etna e lo Stromboli, che giacciano esattamente sulla
cosiddetta ‘Linea del Fuoco’, una immaginaria linea geografica che scorre da
nord a sud e che passa proprio dai due vulcani siciliani!

Il libro racconta una storia ambientata nella Sicilia arcaica, una storia volta
al recupero delle nostre memorie ancestrali. La protagonista, Inyla, racconta
le proprie memorie, e proprio l’inizio della storia è ambientata tra le Rocche dell’Argimusco.
La scrittrice ha realizzato una sorta di visualizzazione
guidata, invitando gli ospiti ad entrare dentro la storia. Un vero e proprio
viaggio nel tempo, ad occhi chiusi, ascoltando delle letture intervallate da un
mini concerto di campane di cristallo suonate da Myra Luce Panascia, la quale ha
contribuito con i suoi suoni a creare un’atmosfera dolce ed armoniosa.
La prima parte della kermesse culturale 'Pietre&Stelle' si
conclude con l’accensione di un meraviglioso falò, che ha riscaldato ancor di
più i cuori di tutti i partecipanti fino a notte inoltrata.
Dietro le fiamme del grande fuoco si intravedono l’Orante ed il pianeta Venere,
la ‘stella del Vespro’, astro luminosissimo che ha affascinato tutti,
addirittura molte persone l’hanno osservata per la prima volta nella loro vita,
proprio qui, sull'Altopiano dell’Argimusco.
Il Fuoco unisce, il fuoco riscalda, il fuoco è energia, ecco il motivo per cui
moltissime persone sono state intorno ad esso, ad ammirare l’elemento che ha
assunto spesso un'importanza simbolica per numerose religioni e tradizioni
culturali, oltre ad essere stato fondamentale per lo sviluppo della civiltà.
La seconda parte dell’inaugurazione del Festival di
Archeoastronomia 2013 si apre con la testimonianza del mecenate Antonio Presti,
il Presidente della Fondazione Fiumara d’Arte, che con la sua filosofia di vita
ha sempre lavorato per donare ‘Bellezza e Cultura’. In un epoca caratterizzata da una decadenza etica e morale sempre più
sconcertante, la presenza di Antonio Presti dà un valore aggiunto all’inaugurazione del Festival di Archeoastronomia, sottolineando in modo forte
l’importanza di fare cultura sana ed in maniera professionale.
Inizia dunque la sessione delle conferenze
culturali, il primo relatore è il Dott. Emanuele di Giampaolo, archeologo
abruzzese che da qualche anno vive sulle Madonie. Il suo intervento, dal titolo
“Sicani e Siculi: culti e divinità nella Sicilia pre-ellenica’, ha illustrato
un periodo storico di difficile lettura, proponendo nuove teorie circa
la provenienza dei nostri antenati.
Il secondo intervento è stato quello del direttore artistico del Festival di
Archeoastronomia, il Dott. Andrea Orlando, che ha presentato una breve relazione
sul progetto di ricerca scientifica ‘Argimusco, tra Cielo e Terra’, iniziato nel 2012. Il progetto è dedicato alla studio dell'area rupestre e del territorio che un tempo era sotto il dominio dei Siculi, in particolare la zona che da Randazzo, passando per Roccella Valdemone, giunge a Tripi, transitando proprio per l'Argimusco. La storia di questi luoghi è infatti legata a città leggendarie, come Tissa e Tyracia, ed a città sicule molto potenti come Abacena e Longane. Il progetto è volto inoltre alla tutela ed alla valorizzazione
dell’altopiano che rientra nel territorio di Montalbano Elicona, attraverso una serie di produzioni video ed illustrazioni curate dal disegnatore siciliano Lelio Bonaccorso.
Il terzo ed ultimo intervento culturale è stato realizzato dal Dott. Giuseppe
Tropea, che ha proposto una interessante relazione sul tema ‘Argimusco: fonti
storiche scritte e fonti cartografiche’, illustrando come nel Medioevo l'area dell'Argimusco fosse stata inserita nella famosa Via Francigena, la più importante via di pellegrinaggio che conduceva a Roma ed a Gerusalemme.
A questo punto il Cielo, l’elemento dell’aria, diventa il protagonista della
serata. Già ad occhio nudo migliaia di stelle ci rapiscono in una visione
splendida ed atavica, e subito si immagina l’uomo preistorico, che doveva
essere affascinato ed allo stesso tempo spaventato da codesto tappeto di stelle. Ad occhio nudo si possono osservare fino a circa 6000 stelle, immaginate dunque cosa si riesce ad ammirare attraverso l’ausilio di un telescopio. Grazie al Prof. Piero Romano, grande appassionato di astronomia e docente di
matematica e fisica al Liceo Scientifico ‘Leonardo’ di Giarre (CT), si è dunque
potuto osservare il cielo profondo (ammassi globulari, stelle binarie, galassie, ecc.) e la Luna nella sua fase calante.
A conclusione della serata il violoncellista Enrico Sorbello ha suonato nelle vicinanze della parete occidentale della Grande Rupe, vicino a centinaia di lumini che riempivano le piccole cavità della roccia, quasi a creare una sorta di santuario rupestre.
Una serata semplicemente straordinaria, unica, perfetta, che
sicuramente resterà nella storia dell’Argimusco come la prima grande serata
culturale ed artistica mai realizzata prima. Non ci poteva essere inizio migliore per l'inaugurazione del Festival di Archeoastronomia 2013, e il Direttore Artistico di 'Pietre&Stelle', il Dott. Andrea Orlando, si ritiene immensamente soddisfatto, felice di aver dato 'voce' alle Pietre, riuscendo in tal modo a sentire la vera anima dell'Argimusco.
Settimana prossima la kermesse culturale si sposta all'interno del Parco Archeologico della Valle dei Templi di Agrigento, il 10 agosto infatti si svolgerà un importante convegno internazionale alla Casa Sanfilippo, mentre la sera si realizzerà l'osservazione del cielo con i telescopi all'ombra del meraviglioso Tempio di Giunone.
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